domenica 3 marzo 2013

Tropea - la Perla del Tirreno

Oggi vorrei allontanarmi dalle specialità culinarie per raccontare un po’ del nostro territorio, e da dove possiamo iniziare se non da Tropea, la perla del Tirreno e vanto dell’intera Calabria?! 

Tropea dista 6 km dal Villaggio Stromboli ed è la prima meta per i nostri ospiti che vogliono concedersi un po’ di cultura, storia e perché no? Shopping! 

Il paese è diviso in due, la Città, la parte superiore, costruita a picco sul mare a un’altezza di circa 50 metri e la Marina che si trova a due passi dal mare e dal porto. 

Il Centro storico è un intricato groviglio di viuzze, nelle quali è bellissimo passeggiare e perdersi, soffermandosi a guardare le botteghe artigiane e i portali settecenteschi. 


Storia 


Si hanno notizie di Tropea fin da epoca Romana, dagli scritti di Plinio e Strabone che narrano di un porto commerciale vicino all'attuale Santa Domenica, Formicoli (contrazione di Forum Herculis), che secondo la leggenda è stato fondato da Ercole in persona di ritorno dalla Spagna. Per la splendida posizione di terrazzo sul mare Tropea ebbe un ruolo strategico sia in epoca romana che durante il dominio di Normanni e Aragonesi. 


Cosa vedere 

- Monastero dei Francescani (Chiesa di Santa Maria dell’Isola), costruito nel IV secolo e fin dal principio rifugio per eremiti, visto che non era collegato alla terra ferma. Oggi il Santuario e lo splendido giardino sono raggiungibili attraverso una ripida scalinata che parte dalla Marina 

- affaccio al mare alla fine del Corso 






- Cattedrale Normanna costruita nel 1100 

- Centro Storico con i palazzi nobiliari del 1700-1800 (da ammirare i portoni decorati con gli stemmi familiari) 

- Porto Turistico 

- Ovviamente le spiagge bianchissime e il mare cristallino 


Curiosità 


- Miglior spiaggia d’Europa 2007 

- 14° spiaggia migliore in Italia nel 2010 per gli utenti di Tripadvisor 





- La Serie tv Gente di Mare, andata in onda su Rai1 nel 2005-2006 è stata girata a Tropea e dintorni 







Personalità legate a Tropea 


- Santa Domenica martire cristiana del III secolo nata a Tropea 

- Pietro e Paolo Boiano considerati i fondatori della rinoplastica in Italina nel XVI secolo 
- Raf Vallone (1916-2002) attore 

- Don Francesco Mottola (1901-1969) 

- Albino Lorenzo (1922-2005) pittore 


Eventi e Sagre 


- 21 marzo, San Giuseppe: festa tradizionale con processione, gruppi musicali e fuochi d’artificio 

- 23 marzo Festa dell’Annunziata: grande fiera che si snoda per le vie di Tropea con commercianti ambulanti, una volta era anche la fiera del bestiame 

- Venerdì Santo: processione suggestiva. La processione è aperta da uno stendardo imbrunito, seguono le confraternite con il cappuccio abbassato sul viso, un uomo scalzo con una corona di spine innalza una grande croce nera. Dietro una’antica bara di cristallo in cui giace Cristo Morto, seguito dalla Statua della Madonna Addolorata che cerca di raggiungere il Figlio e dalle donne che cantano lamentazioni, cantici e antiche nenie. 

- Aprile Mostra – Fiera di Modellismo Ferroviario 

- 3 maggio i tri da’ cruci, festa che commemora l’Invenzione della Santa Croce con ‘Camiuzzu i Focu”, spettacolo pirotecnico e giochi tipici dei festeggiamenti popolari come la gara dei sacchi, delle paste abbruscenti e delle pignatte. 

- Giugno Premio Letterario città di Tropea 

- Luglio Sagra del Pesce Azzurro e della Cipolla Rossa di Tropea
- Agosto Tropea Film Festival che si svolge nel Teatro del Porto 

- Settembre Tropea Blues Festival con concerti nelle piazze di Tropea di decine di gruppi musicali provenienti da tutto il mondo 

- Dicembre Presepe Vivente

vedete? c'è qualcosa di bellissimo da fare in ogni mese dell'anno! e allora perché concentrare le vacanze sempre ad agosto, venite a trovarci a maggio, a giugno, a settembre: Tropea è sempre animata!!!

Buona Domenica!


giovedì 21 febbraio 2013

La piccantissima 'nduja!

E dopo il peperoncino… qual è il nostro argomento di oggi? 

Quale se non il salame piccante più conosciuto della Calabria, la ‘nduja



Come la maggior parte dei cibi riscoperti ai giorni nostri, la ‘nduja ha origini povere ed è un metodo nato per recuperare gli scarti delle carni di maiale, milza, stomaco, intestino, trachea, cuore, esofago, faringe, grasso… lo so non sembra attraente ma vi assicuro che lo è! (Oggi comunque per la produzione sono usate le parti migliori del maiale, impastate con sale e peperoncino.) 

E proprio dall’origine povera nasce il nome ‘nduja, dal termine francese “andouille” che indica una salsiccia fatta con parti povere. La nascita della ‘nduja è ancora da accertare, qualcuno pensa che sia stata introdotta dagli spagnoli insieme al peperoncino, altri, visto il nome francese, credono sia stata importata nel periodo napoleonico da Gioacchino Murat, vicerè di Napoli e cognato di Napoleone, che distribuì gratuitamente un salame simile alla ‘nduja per accattivarsi le simpatie dei Lazzari partenopei. 

Il paese di origine è Spilinga, a pochi km dal nostro Villaggio, ma la ‘nduja viene prodotta con successo in tutta la provincia di Vibo Valentia, dove c’è un maiale… ci sarà della ‘nduja! 

Preparata con le parti grasse del maiale, con abbondante peperoncino piccante calabrese e sale, è quindi insaccata nel budello naturale, successivamente affumicata e stagionata per alcuni mesi. 

Come mangiarla? 

Ottima per condire la pasta, la pizza, favolosa sulle fette di pane abbrustolite sulla griglia! E se per il vostro palato è troppo piccante, mescolatela con la ricotta che ammorbidirà il piccante e renderà il salume ancora più cremoso e facilmente spalmabile... 


Scusate ma ora devo proprio andare… mi è venuta l’acquolina in bocca!!! 

Helen

mercoledì 13 febbraio 2013

Aspettando San Valentino... il Viagra Calabrese!

Buonasera a tutti!

Domani è San Valentino... la festa degli innamorati... e allora perchè non aggiungere un tocco piccante nella vostra giornata? ma come?

Con il peperoncino rosso di Calabria o meglio 'u pipireo, l'afrodisiaco viagra dei poveri!



Il peperoncino è coltivato in Calabria fin dal XVI secolo, quando Cristoforo Colombo lo importò dall'America e fin da allora è stato un alimento fondamentale nella nostra regione.
Usato come alimento salutare per la cura del corpo come riporta il filosofo Campanella nel XVII secolo, o come merce di scambio, spesso il peperoncino era l'unico condimento sulle tavole della povera gente.



La Pianta
Tondo, ciliegino, a cornetto, rosso o verde, più o meno piccante, oggi il peperoncino è il Re incontrastato della cucina calabrese, e forma una coppia inossidabile con la Regina, la Cipolla Rossa di Tropea. 

La nostra zona è perfetta per la coltivazione delle diverse tipologie di peperoncino, soprattutto nei piccoli orti di casa, piuttosto che nelle grandi piantagioni: non esiste un calabrese che non ne coltivi almeno una piantina!
La pianta è molto facile da coltivare, è un cespuglio alto tra 40 e 80 cm con foglie verde chiaro, da tenere anche sul balcone, in condizioni di clima favorevole è un arboscello perenne. I fiori sono bianchi a forma di stella con cinque - sei petali. Il frutto invece, come già detto può avere moltissime forme e colori.
Quando è maturo viene raccolto, legato a treccia ed essiccato. Successivamente sarà macinato e conservato per essere usato al momento del bisogno, soprattutto in periodo natalizio come ingrediente primario della famosa 'nduja.

Le proprietà
La sostanza responsabile della piccantezza è la capsaicina che ha un effetto antibatterico e consente quindi la conservazione dei cibi cotti con il peperoncino. 
Questo alcaloide ha un forte potere antiossidante ed è utile anche per curare malattie da raffreddamento come sinusite e bronchite perchè è in grado di aumentare la secrezione di muco e succhi gastrici. 
La sensazione di piccantezza, e quindi di dolore, stimola il cervello a produrre endorfine che fungono da analgesico e danno una sensazione di benessere, pertanto il peperoncino può essere usato come antidolorifico per artriti e neuropatie. 

Piccoli Consigli terapeutici
Il peperoncino dona forza e vigore ai capelli, consentendo di ridurre il rischio di calvizie. 
Mescolando argilla e peperoncino si possono ottenere fanghi iperattivi con cui fare impacchi per eliminare gli inestetismi della cellulite. 
Per eliminare il torcicollo, inoltre è utile spennellare un infuso all'8% di peperoncino (8 parti di peperoncino su 100 di acqua) e lasciar riposare per 25 minuti.

Il Viagra Calabrese

Il peperoncino è molto ricco di vitamina E, la cosiddetta vitamina della fecondità e della potenza sessuale, in grado di stimolare tutte le funzioni vitali del nostro organismo. Il peperoncino, grazie ai suoi principi attivi, al suo sapore, al suo colore e insomma alle sue mille qualità, è senz'altro una delle piante più adatte a stimolare in noi il desiderio sessuale e a metterci in grado di soddisfarlo.


e concludiamo con una poesia del grande Gabriele D'Annunzio:


Ode al diavolicchio

Ospite che a noi vieni, intelligente,
ed hai papilla tremula, sapiente,
questa che noi t’offriamo è la tepente
anco preziosa
salsedine del mare che si sposa all’aroma di terra generosa
e a quel che l’arca serba a noi prezioso pane croccante.
Nel glauco mare che già amaro in sante
Rampogne il Vate disse, nel sonante
Mare che specchia Febo italo amante
Divino ardente,
di tra i flutti prendemmo la silente figliolanza del cefalo lucente,
il turgido merlango paziente,
il gran testa,
l’orata a rombo, tutta d’or contesta,
il salifero scorfano, la mesta murena grassa dalla strana vesta
a maglie nere
degli scogli dell’Adria; dai fiorenti orti cogliemmo il timo,
i rossardenti diavoletti folli e le virenti erbette fini.
Il fuoco lento infine alle terrine porose demmo,
e il canto alle marine spiagge che vider navi anche col rostro,
nessun brodetto mai eguaglia il nostro! 

(G. D'Annunzio)


che altro dire? 

Buon San Valentino!

mercoledì 30 gennaio 2013

Trenette alla Cipolla

Buongiorno a tutti!

Dopo la panoramica sulla cipolla ecco a voi una ricetta da leccarsi i baffi: Le trenette con la cipolla!!! 

Ingredienti per 4 persone
2 grosse cipolle
4 pomodori datterini o Piccadilly
320 g Trenette
Alloro
Peperoncino
Parmigiano Reggiano
Olio Extravergine d'Oliva
Sale

Sbucciate le cipolle seguendo i consigli del post precedente (tagliandole immerse nell'acqua fredda), lavatele e affettatele sottilmente. 
Mettetele in una padella antiaderente in un centimetro di acqua e fatela evaporare: in questo modo si ridurrà l'acidità della cipolla e il piatto risulterà maggiormente digeribile. Quando l'acqua è evaporata aggiungete un filo d'olio e fate soffriggere la cipolla. 
Dopo qualche minute aggiungete i pomodorini, giusto per dare colore alla pasta, una foglia di alloro che conferirà un ottimo profumo e il classico peperoncino calabrese che non manca mai nella nostra cucina.
Lasciate cuocere il tempo necessario affinchè la cipolla e i pomodorini appassiscano.
Portate ad ebollizione in una pentola abbondante acqua salata e fatevi cuocere le trenette, scolandole al dente.
Fate saltare la pasta nel sugo di cipolla e aggiungete abbondante Parmigiano Reggiano.


Buon Appetito!

martedì 29 gennaio 2013

La Cipolla Rossa di Tropea!

Benvenuti!

In queste pagine vogliamo raccontarvi qualcosa in più di noi, qualche curiosità sulla nostra terra e tanti piccoli consigli su come vivere al meglio le vostre vacanze!

E allora con cosa iniziare?

Ma con la nostra regina, ovviamente la Cipolla Rossa di Tropea!
La Cipolla Rossa di Tropea è un prodotto IGP coltivato nella zona del medio alto tirreno calabrese, sulla costa che va da Nicotera e ad Amantea, la zona di produzione principale rimane comunque quella tra Briatico e Capo Vaticano, esattamente dove si trova il nostro Villaggio. Nelle immediate vicinanze  del Villaggio infatti, potete trovare moltissimi campi di Cipolla ma soprattutto comprarne qualche treccia da portare a casa!

La dolcezza tipica della Rossa deriva dal microclima stabile del periodo invernale (sarà stabile di temperatura ma quest'anno piove sempre!!!)  mitigato dal mare e dal terreno fresco e limoso.

Proprietà nutrizionali 
E' ricca di vitamina C, vitamina E, ferro, zinco, selenio, magnesio e iodio e ha moltissimi proprietà benefiche, conosciute fin dall'antichità: Plinio il Vecchio, nella Naturalis Historia fa riferimento proprio alla nostra cipolla per curare una serie di mali e disturbi fisici. 

- E' un sedativo naturale, utile a conciliare il sonno.
- Previene il rischio di infarto grazie al potere antisclerotico che beneficia cuore e arterie.
- Ha proprietà depurative e aiuta ad eliminare l'organismo dalle tossine riducendo il rischio di infiammazioni. 
- Tonifica l'apparato digerente e aiuta la digestione e l'assimilazione di cibo
- E' diuretica.
- Ha effetto afrodisiaco, azione preventiva contro l'impotenza e ha potere di stimolate sessuale.

Curiosità
Ma... direte voi... non posso mica mangiare tanta cipolla, mi viene l'alito cattivo!
E noi abbiamo la soluzione: tenere in bocca e masticare uno o due chiodi di garofano!

Uffa! A tagliare la cipolla mi viene da piangere!
Verissimo, ma provate a sbucciarle e tagliarle in una bacinella piena d'acqua, funziona! Oppure c'è il rimedio della nonna, che però io non ho ancora provato: tenete un fiammifero in bocca con la parte dello zolfo verso l'esterno mentre tagliate la cipolla e l'effetto pianto svanirà!

Per il momento è tutto, alla prossima!

Helen